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comunione eucaristica alla quale rimanda

L’adorazione eucaristica va pensata e vissuta come prolungamento della celebrazione

Delimiter

«Scopo primario e originario della conservazione della Eucaristia fuori della Messa è
l’amministrazione del Viatico [comunione agli agonizzanti]; scopi secondari sono la distribuzione della comunione e l’adorazione di nostro Signore Gesù Cristo, presente nel Sacramento»

 

(Rito della comunione fuori della messa e culto eucaristico, n 5)

“Adorare è un cammino verso il Signore”

Le stesse modalità concrete dell’adorazione, ad esempio sospendendola durante la celebrazione eucaristica, debbono mettere bene in luce l’unità fra celebrazione e adorazione: «nelle esposizioni si deve porre attenzione che il culto del santissimo Sacramento appaia con chiarezza nel suo rapporto con la messa: nell’apparato dell’esposizione si eviti con cura tutto ciò che potrebbe in qualche modo oscurare il desiderio di Cristo, che istituì la santissima eucaristia principalmente perché fosse a nostra disposizione come cibo, rimedio e sollievo». (Rito della comunione fuori della messa e culto eucaristico, n.98)

Adorare è un cammino verso il Signore, non verso di noi; è un atto d’amore che cambia la vita, che rende capaci di manifestare con la vita il disegno di amore di Dio, che abbraccia l’intera umanità, rendendo qualitativamente migliori le nostre relazioni, rendendo Chi adora il Signore cammina anche con lui sulle strade della vita rendendolo incontrabile agli altri.

La vera adorazione nasce nei nostri cuori, riempie i nostri pensieri e si esprime attraverso le parole che pronunciamo, le scelte che facciamo e il modo in cui viviamo.

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