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la Liturgia

Azione della Chiesa

Delimiter

L’ufficio liturgico del lettore

è la proclamazione delle letture nell’assemblea liturgica. Di conseguenza il lettore deve curare la preparazione dei fedeli alla -comprensione della parola di Dio ed educare nella fede i fanciulli e gli adulti. Ministero perciò di annunciatore, di catechista, di educatore alla vita sacramentale, di evangelizzatore a chi non conosce o misconosce il Vangelo. Suo impegno, perché al ministero corrisponda un’effettiva idoneità e consapevolezza, deve essere quello di accogliere, conoscere, meditare, testimoniare la parola di Dio che egli deve trasmettere (cfr. MQ e Rito dell’istituzione del ‘lettore).

L’ufficio liturgico dell’accolito

è di aiutare il presbitero e ‘il diacono nelle azioni ‘liturgiche; di distribuire o di esporre, come ministro straordinario, l’Eucaristia. Di conseguenza, deve curare con impegno il servizio all’altare e farsi educatore di chiunque nella comunità presta il suo servizio alle azioni liturgiche. Il contatto che il suo ministero lo spinge ‘ad avere con «i deboli e gl’i infermi» (cfr. Rito dell’istituzione dell’accolito) lo stimola a farsi strumento dell’amore di Cristo e della Chiesa nei loro confronti. Suo impegno sarà, quindi, quello di conoscere e penetrare lo spirito della liturgia e le norme che la regolano; di acquisire un profondo amore per il popolo di Dio e specialmente per i sofferenti.

Il ministero straordinario della comunione

suppletivo e integrativo degli altri ministeri istituiti, richiama il significato di un servizio liturgico intimamente connesso con la carità e destinato soprattutto ai malati e alle assemblee numerose. Lo svolgimento di questo ministero straordinario richiede una preparazione pastorale e liturgica, nella quale venga posto in luce il vincolo che esiste fra il malato e il mistero di Cristo sofferente, fra l’assemblea radunata nel giorno del Signore e la vittoria pasquale sulla morte e sul male, fra l’effusione dello Spirito e l’annunzio ai fratelli della lieta novella di liberazione e di guarigione.

L’animatore del canto liturgico

 è un ministero di fatto che ha lo scopo di aiutare il popolo a cantare e di dirigere i gruppi corali. Deve avere una sincera volontà di servizio e un’essenziale vocazione musicale. Questo servizio liturgico richiede, di sua natura, un’adeguata formazione spirituale, una fede matura, l’esemplarità della vita ed una qualificata competenza musicale specifica 

La forma più solenne e festosa delle celebrazioni è quella di tutta un’assemblea che, pur nella sua diversità ministeriale, esprime con il canto la sua pietà e la sua fede. Pertanto si promuova con ogni cura, con una adatta catechesi e con esercitazioni pratiche, la più ampia partecipazione, piena e attiva, di tutto il popolo al canto

È necessario che nelle celebrazioni festive o solenni vi sia sempre un cantore o maestro di coro per dirigere e sostenere il canto del popolo. Questo è compito preminente degli stessi appartenenti al coro liturgico che, in forza del loro ministero, attraverso la loro competenza e grazie alla loro disponibilità, devono promuovere la partecipazione attiva dei fedeli al canto (6 Cfr. Principi e norme per l’uso del Messale Romano, 63-64)

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