Soppressione Parrocchia di San Zanobi a Casignano

DECRETO DEL CARDINALE ARCIVESCOVO DI FIRENZE

Il Cardinale Arcivscovo di Firenze

Considerata la necessità di procedere ad un ulteriore riassetto delle Parrocchie dell’Arcidiocesi secondo criteri più rispondenti alle attuali esigenze pastorali ed alla mutata distribuzione della popolazione;

vista la richiesta presentata il 3 Febbraio 2021 da Don Giovanni Momigli, Amministratore Parrocchiale dell’ente Parrocchia di S. Zanobi a Casignana;

constatato che in sede vicariale è stato attentamente valutato il da farsi e che il Consiglio Presbiterale (cfr. Can 515, §2 del Codice di Diritto Canonico), nell’adunanza del 4 Febbraio 2021, ha dato parere favorevole;

non escludendo che siano prese successivamente in considerazione opportune modifiche di confini,

DECRETO

 che col presente Provvedimento venga soppressa la Parrocchia di S. Zanobi a Casignana, posta nel Vicariato di Scandicci, con sede in Via S. Zanobi, 3, C. A. P. 50018, Comune di Scandicci (FI), Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto con D. M. I. del 29.11.1986, art. 1, n. 276, iscritto nel registro delle persone giuridiche della Prefettura n. 304, codice fiscale: 94019720484, con le determinazioni che seguono.

  1. Il territorio della Parrocchia soppressa viene assegnato come da decrizione unita al presente Provvedimento, del quale costituisce parte integrante.
  2. La chiesa di S. Zanobi a Casignana, che, come sopra disposto, viene a trovarsi situata nel territorio della Parrocchia di Maria a Scandicci, perde le prerogative di chiesa parrocchiale e l’esercizio del Culto Divino è pertanto regolato a norma dei Canoni 1219 e 1221 del Codice di Diritto canonico.
  3. La chiesa di S. Zanobi a Casignana e gli eventuali beni della Parrocchia così soppressa sono assegnati alla Parrocchia di S. Maria a Scandicci, posta nel Vicariato di Scandicci, con sede in Piazza Benini, 1, A. P. 50018, Comune di Scandicci (FI), Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto con D. I. del 29.11.1986, art. 1, n. 281, iscritto nel registro delle persone giuridiche della Prefettura, codice fiscale: 94005440483.

Il presente Decreto verrà esposto per due Domeniche all’albo delle chiese parrocchiali interessate ed entrerà in vigore dal momento della sua annotazione ai sensi dell’art. 19 della Legge n. 222/1985, nonché dell’art. 12 del D. P. R. n. 33 del 17 Febbraio 1987, in seguito alla relativa comunicazione al Ministero dell’Interno – Direzione Generale Affari di Culto – Divisione Affari di Culto Cattolico.

Sarà cura del Legale Rappresentante della Parrocchia destinataria dei beni in narrativa, provvedere a richiedere le trascrizioni di questo Decreto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari.

Dato in Firenze, dalla Curia Arcivescovile, addì 30 Marzo 2022.

In conseguenza di questo decreto, è passato alla parrocchia di Santa Maria a Scandicci le vie  eil territorio della parrocchjia di San Zanobi a Casignano. Per la continuità territoriale, sono stati assegnati alla parrocchia di Santa Maria a Scandicci Via Volterrana che va da Via di Giogoli a Via di Vingone, comprese Via Poggio Secco e Via Vingone, fino al Podere Fichereto (Via di Vingone, 5).

Decreto del Vescovo Soppressione Parrocchia di Casignano

Gazzetta Ufficiale 8-6-22 – 163° -nm 132

Prefettura; comunicazione soppressione-signed.pdf

La soppressione dell’ente giuridico parrocchia non significa inibire la Chiesa al culto. Il decreto prevede chiaramente la possibilità del culto rimandano ai canoni 1219 (nella chiesa legittimamente dedicata o benedetta si possono compiere tutti gli atti del culto divino, salvi i diritti parrocchiali) e 1221 (l’ingresso in chiesa durante il tempo delle sacre celebrazioni sia libero e gratuito).

La valorizzazione della Chiesa dovrà andare di pari passo col percorso, annunciato il 10 maggio scorso, per la riscoperta del valore del Santo patrono per una comunità e sul ruolo della Chiesa nella città

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Aggiunta inserita il 19 luglio 2022

La soppressione della parrocchia ha generato reazioni di cui diamo conto

La Nazione 16-7-22

La Nazione 17-7-22

La Nazione 19-7-22

Nota predisposta dal parroco di Santa Maria, don Giovanni Momigli, in data 19 luglio 2022

Il Vescovo, a conclusione della Visita Pastorale del 2019, ha chiesto al vicariato di Scandicci, come in ogni altro vicariato, di sopprimere le parrocchie che per le loro dimensioni non sono in grado di avere una vera vita pastorale autonoma che comprenda tutte le funzioni proprie di una parrocchia, iniziando dal catechismo.  Al momento la diocesi ha provveduto alla soppressione di oltre dieci parrocchie.

La soppressione dell’ente giuridico parrocchia non significa chiudere la Chiesa al culto: nella chiesa legittimamente dedicata o benedetta si possono compiere tutti gli atti del culto divino, salvi i diritti parrocchiali, come prevede il canone 1219, ovviamente in relazione alle singole situazioni.

Presentare la soppressione giuridica di una parrocchia come chiusura al culto di una chiesa è errato e, per chi conosce le norme canoniche, è colpevole.

La stessa cattedrale di Firenze alcuni anni fa fu soppressa come parrocchia, dal cardinale Silvano Piovanelli, ma non ha smesso di essere una chiesa.

La formalità prevede che sia il rappresentante legale dell’Ente parrocchia a presentare istanza al Vescovo, cosa che ho fatto convintamente, ma la soppressione della parrocchia di San Zanobi a Casignano è stata condivisa all’unanimità dai preti e dai diaconi del vicariato di Scandicci nella primavera 2021, quando vicario era don Marco Calamandrei, con l’impegno che in una fase successiva avremmo valutato una funzione idonea per la Chiesa dedicata al patrono.

La valorizzazione della Chiesa di San Zanobi a Casignano, proprio per quello che rappresenta per la diocesi di Firenze, prima ancora che per la città di Scandicci, non può derivare da uno status che la faccia apparire una specie di para-parrocchia e neppure dal fatto che oggi è ben presidiata (essere troppo legati al presente spesso impedisce di disegnare il futuro), ma dovrà essere determinata da scelte pastorali precise che coinvolgano almeno l’intero vicariato, ma non solo. Non si può essere autoreferenziali.

Realisticamente mi pare che la valorizzazione della Chiesa di Casignano e la precisazione delle sue funzioni possa andare di pari passo con un percorso di riscoperta del significato e del valore che un Santo patrono, specificatamente la figura di San Zanobi, ha per una comunità e sul ruolo della Chiesa nella città.

Percorso di riflessione e di incontri che abbiamo pubblicamente annunciato il 10 maggio scorso in occasione della festa di San Zanobi, anche per arrivare con un coinvolgimento maggiore e con una rinnovata consapevolezza alle celebrazioni del quarantesimo della delibera del consiglio comunale con la quale è stato assunto questo santo Vescovo come patrono della città di Scandicci.

Occorre ricordare che l’azione missionaria di San Zanobi ha fatto sì che il cristianesimo assumesse una significativa organizzazione comunitaria. Riferirsi a lui spinge a coltivare la dimensione relazionale, a non rimanere abbarbicati a una religiosità individualista e settaria e a non rimanere imbrigliati in dinamiche e situazioni che impediscono l’apertura alla novità di Dio e degli uomini.

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