Schema Omelia Domenica 21 novembre 2021

Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo: Dn 7,13-14   Sal 92   Ap 1,5-8   Gv 18,33-37

Dopo essere stato catturato nella notte, interrogato e, in catene, consegnato a Pilato dai capi e dai sacerdoti, le condizioni di Gesù non dovevano certamente essere fra le migliori; certamente non tali da far pensare che potesse vantare qualche titolo regale.

Pertanto, mi viene da riflettere su cosa avrà pensato e quale espressione avrà avuto Pilato quando ha posto a Gesù la domanda con la quale inizia il brano del vangelo che abbiamo ascoltato: «Sei tu il re dei Giudei?» (Gv 18,33).

Come abbiamo udito, Gesù risponde con una contro domanda, per costringere Pilato a prendersi le sue responsabilità: «Dici questo da te oppure altri te l’hanno detto sul mio conto?» (Gv 18,33). Ti sei fatto un pensiero tuo oppure ti basi sulle chiacchiere, sul sentito dire, su quello che ti hanno detto di me?

È una domanda che dovremmo rivolgere anche a noi stessi: credo, o non credo, in Gesù Cristo, basandomi sul sentito dire oppure l’ho ascoltato, ho letto il suo vangelo, mi sono fatto un’opinione personale e ho fatto la mia scelta?

Nel fare la domanda, certamente Pilato ha in mente i regni di questo mondo, che si basano sulle ambizioni, sull’uso della forza e del denaro e che vanno difesi con le armi.

Gesù è Re, come lui stesso afferma. Ma il suo regno «non è di questo mondo (Gv 18,36). Non proviene dal mondo. Non ha le caratteristiche che Pilato pensa abbia un regno e neppure è interessato alla conquista di territori come lo sono i vari regni di questa terra.

La regalità di Gesù consiste nel fare della sua vita una «testimonianza alla verità» (Gv 18,37). Non per insegnare delle verità, come facevano i saggi o formare a una professionalità o per fornire informazioni su Dio e sull’uomo, ma per testimoniare la verità su Dio e su ogni persona che viene in questo mondo.

Verità, nella Scrittura, non è la semplice materialità delle cose, ma il rivelarsi nella realtà umana del disegno originario di Dio.

Gesù è venuto a rendere testimonianza alla verità, perché con la sua vita spesa per amore, testimonia la verità e l’amore del Padre.

La regalità di Gesù, quindi, non si presenta come una verità astratta, concettuale; come una prerogativa da difendere o un potere da imporre; come forza spirituale al servizio delle nostre ideologie o come motore ausiliario delle nostre ambizioni umane.

Gesù è venuto per testimoniare la fedeltà di Dio agli uomini e si propone come testimonianza da accogliere: «Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce» (Gv 18,37).

Per Pilato, uomo di potere che cerca di venire incontro ai desideri della folla, sembra che non ci sia nulla di vero e nulla di falso.

Nel suo faccia a faccia con Gesù e nel suo procedere a zigzag con i capi e con la gente, Pilato potrebbe benissimo essere assimilato a quei politici contemporanei, che non si muovono cercando la verità delle cose per servire il vero bene comune, ma che guardano solo al consenso, come se il consenso – che certamente serve per prevalere – potesse rendere buone le cose che non sono buone.

Pilato fa domande, ma cerca solo un pretesto per uscire nel modo migliore per lui dalla situazione in cui è stato messo da coloro che gli hanno portato Gesù.

I suoi tentativi di sottrarsi alle sue responsabilità, però, sono destinati a naufragare. E alla fine cede alle grida della folla, «crocifiggilo» (Gv 19,6), e al ricatto dei capi, «Se liberi costui, non sei amico di Cesare!» (Gv 19,12).

Spesso, troppo spesso, i giudizi pronunciati con i criteri del mondo, non nascono dalla ricerca della verità, ma da pressioni, ragionamenti e dal clima sociale che ci fanno sentire autorizzati a pronunciare sentenze.

E questo vale in ogni ambito e a tutti i livelli. Ciascuno di noi ha il potere di giudicare, di assolvere o condannare. Tutti abbiamo il potere di decidere della vita degli altri: i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni non sono mai solo nostri, non sono mai senza effetto. Nel bene e nel male pesano anche sugli altri.

Al di là di quello in cui diciamo, e anche pensiamo, di credere, il modo con cui viviamo le nostre responsabilità, il nostro essere in una rete di relazioni che rende tutto connesso, rivela quello che siamo. Rivela se siamo guidati dalle logiche che si ispirano ai regni umani o dalla logica del Regno di Dio, accogliendo Cristo, verità che si fa amore.

div#stuning-header .dfd-stuning-header-bg-container {background-color: #595959;background-size: cover;background-position: center center;background-attachment: scroll;background-repeat: no-repeat;}#stuning-header div.page-title-inner {min-height: 550px;}#main-content .dfd-content-wrap {margin: 0px;} #main-content .dfd-content-wrap > article {padding: 0px;}@media only screen and (min-width: 1101px) {#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars {padding: 0 0px;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars > #main-content > .dfd-content-wrap:first-child,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars > #main-content > .dfd-content-wrap:first-child {border-top: 0px solid transparent; border-bottom: 0px solid transparent;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width #right-sidebar,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width #right-sidebar {padding-top: 0px;padding-bottom: 0px;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars .sort-panel,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars .sort-panel {margin-left: -0px;margin-right: -0px;}}#layout .dfd-content-wrap.layout-side-image,#layout > .row.full-width .dfd-content-wrap.layout-side-image {margin-left: 0;margin-right: 0;}