Domenica delle Palme 10 aprile 2022 – Spunti di riflessione

Domenica delle Palme anno C: Is 50,4-7   Sal 21   Fil 2,6-11   Lc 22,14-23,56

In questa domenica è bene che siano poche le nostre parole, per lasciare spazio all’ascolto, alla meditazione e alla contemplazione della passione e morte del Signore.

Mi pare sufficiente sottolineare come il Servo del Signore, di cui parla la prima lettura (Is 50,4-7) esprime bene l’atteggiamento di Gesù: va incontro alla sofferenza consapevolmente, vivendo con coraggio la fedeltà nel dono di sé stesso.

L’inno della seconda lettura (Fil 2,6-11), invece, ci presenta un movimento che nella Pasqua di Cristo porta tutti dall’annullamento alla glorificazione, dalla morte alla risurrezione, dalla sconfitta al trionfo.

L’evangelista Luca narra la passione del Signore prestando attenzione alle persone che sono presenti nei vari momenti, descrivendole con lo sguardo misericordioso di Gesù, che vede il traditore come un amico smarrito, il rinnegatore come una pietra sulla quale costruire la propria chiesa.

Le tre brevi frasi di Gesù sulla croce, riportate da Luca, esprimono tutta la sua vita, il suo insegnamento, la sua totale donazione.

«Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34). Gesù ha sempre perdonato i peccatori: ora chiede al Padre il perdono per coloro che lo stanno crocifiggendo.

«In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso» (Lc 23,43). Di fronte alla stessa situazione ci si può porre in modo diverso. Fino all’ultimo momento può essere riscattata una vita sbagliata. Uno dei due ladri crocifissi con Gesù, con un atto di umiltà e di fede, riceve da Gesù la premessa della vita eterna.

«Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito» (Lc 23,46). Il Padre, l’Abbà, è sempre stato il costante riferimento della vita di Gesù. Continuando ad avere il Padre come riferimento anche mentre va incontro alla morte, entra nella vita.

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