Ad ogni celebrazione di domenica 28 marzo (7.30 – 9,30 – 11-00 – 18.00), comprese le Messe del pomeriggio di sabato 27 marzo (16.00 e 18.00), sarà consegnato ai presenti alla celebrazione, all’interno della Chiesa o dell’aula catechismo dove viene proietta la santa Messa, un rametto di olivo, segno di partecipazione all’esultanza per l’entrata di Gesù in Gerusalemme.
Per rispetto delle norme sanitarie, come chiaramente indicato dai vescovi toscani, dentro e fuori della chiesa non si possono lasciare «rametti che possano essere presi personalmente dai fedeli, non essendo possibile garantire che non si verifichino assembramenti e non ci siano contatti da mani non igienizzate».
Per uniformare i comportamenti, ed evitare problematiche di carattere sanitario, nella Chiesa di Santa Maria, non è consentito portare l’olivo da casa per partecipare alla celebrazione eucaristica.
Con lo stesso ramo di olivo consegnato durante la celebrazione, come suggerito in precedenza, può essere benedetta la propria casa, riunendosi come famiglia in un momento di preghiera.
Sappiamo bene che, a causa del numero contenuto dei partecipanti alle celebrazioni per poter mantenere il distanziamento, non tutti coloro che lo desiderano potranno avere l’olivo benedetto, come forse non tutti coloro che lo desiderano possono sempre partecipare in presenza alla santa Messa.
Come ogni domenica, chi non può partecipare in presenza alla celebrazione della santa Messa per malattia o impedimenti gravi o a causa delle limitazioni imposte dalle norme sanitarie, è invitato a santificare personalmente la fasta e a nutrendosi spiritualmente seguendo la santa Messa attraverso i mezzi di comunicazione sociale, a partire da quella celebrata da Papa Francesco.